martedì 4 gennaio 2022



LA ROSA BIANCA INVERNALE
(ELLEBORUS NIGER)





da "Erbario stagionale" di Umberto Valentinis

 E’ bianco candido, di un candore abbagliante, che è la negazione del nero evocato dal suo nome botanico, il fiore più lunare di ogni altro, la meraviglia del bosco invernale, l’Elleboro nero. “Bello sei tu, figlio della luna, non del sole” (“Schön bist du, Kind des Mondes, nicht der Sonne”): così lo saluta un poeta svevo dell’Età Biedermeier, Eduard Mörike, in una poesia che, assieme a un’altra, celebra l’occasione della sua scoperta. Il poeta, che era un pastore protestante, si sofferma anche sulle gocce purpuree che talvolta stillano sul bianco puro dei petali, a ricordare il sangue della Passione. Christblume e Weihnachtsblume, sono i nomi in terra tedesca dell’Elleboro: Fiore di Cristo e insieme Fiore di Natale, richiamando il fiore, già nella purezza della nascita, il presagio delle pene future. Da noi fiorisce nella valle del Fella e dei suoi affluenti e nel Tarvisiano. Ma trasportato dalle acque nel Tagliamento e arenato lungo il versante settentrionale del Monte di Ragogna, vi fiorisce, meraviglioso, in pochi luoghi, che si vorrebbero segreti.